Di: Rebecca Marchegiani
“Il miglior bacio è quello con gli occhi, che baciano mille volte prima di arrivare alla bocca.”
A quanti manca riabbracciare i propri genitori, i propri figli, baciare la propria metà,
quanti non vedono l’ora di toccare la persona importante,
quindi, in questo periodo governato da affetto distaccato, perché non sognare?
E chi meglio di Ron Hicks può far sognare l’amore attraverso le sue pennellate.
Nato nel 1965 da mamma artista e papà camionista, oggi professore alla The Art Student League di Denver.
Fa parte del gruppo di artisti che preferisce spiare l’oggetto fuori lo studio di casa.
Renoir lo faceva con i canottieri, Degas con le ballerine, Monet con le ninfee, Van Gogh con i mangiatori di patate,
Ron Hicks lo fa con le donne.
A scanso d’equivoci, il pittore statunitense non è un maniaco che spiava le ragazze, ma solo un artista che ha come soggetto principale delle sue opere la figura femminile, spesso nei momenti più romantici col proprio uomo: appena prima di un bacio, un abbraccio passionale o sguardi intensi.
In ogni suo dipinto si può notare l’utilizzo di colori scuri, prettamente sfumature di grigio, ma il quadro ha sempre un tocco di luce che illumina la scena.













